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po4a - aggiorna i file PO e i documenti tradotti in un colpo solo
po4a [opzioni] file_config
Lo scopo del progetto po4a (PO for anything - PO per tutto) è di facilitare la traduzione e, cosa ancor più interessante, la manutenzione delle traduzioni usando gettext e i relativi strumenti in campi in cui il loro uso non era programmato, come la documentazione.
Il programma po4a è utile se si vuole evitare di chiamare po4a-gettextize(1), po4a-updatepo(1), e po4a-translate(1) in Makefile complessi quando si hanno più file da tradurre, diversi formati, o serve specificare diverse opzioni per diversi documenti.
Questo documento è organizzato come segue:
Specificare l'elenco delle lingue
Specificare i file di lavoro dei traduttori
Autorilevamento dei percorsi e delle lingue
Specificare i documenti da tradurre
Specificare le opzioni per i moduli
Specificare gli alias
Modalità split
Il programma po4a si occupa di aggiornare sia i file PO (per mantenerli sincronizzati con i documenti originali) sia i documenti tradotti (per mantenerli sincronizzati con i file PO). È stato creato principalmente per permettere di usare po4a più facilmente, senza dover ricordare le opzioni da riga di comando.
Ma questa non è la sua unica ragion d'essere; il programma rende inoltre possibile combinare documenti in formati diversi in un unico file POT, consentendo di averne uno solo per progetto.
Gli stessi risultati si possono ottenere combinando gli altri strumenti della suite po4a (ad es. tramite dei Makefile), ma solo per mezzo di un notevole sforzo, che si rivela snervante se ripetuto per ogni progetto che usa po4a.
Il flusso dati può essere riassunto come segue. Ogni cambiamento al documento master verrà riflesso nei file PO, e tutti i cambiamenti ai file PO (sia manuali che causati dai passi precedenti) verranno riflessi nei documenti tradotti.
Caso normale senza specificare pot_in:
<- file sorgenti->|<---- risultati della compilazione -----> addendum ----------------------------------+ | documento master--+---------------------+ | V +--+--> traduzioni vecchi file PO ---+-> file PO aggiornati+ ^ | | V +<.....................+ (i file PO aggiornati vengono copiati manualmente sulla sorgente del prossimo rilascio mentre si aggiornano manualmente i contenuti della traduzione)
Caso speciale con la specifica di pot_in:
<- file sorgenti->|<---- risultati della compilazione -------> documento master -+--------------------------+ : | programma : documento | di filtro ========X..> master | esterno filtrato | | | V +--> traduzioni vecchi file PO --------+-> file PO aggiornati+ ^ | | V +<..........................+ (i file PO aggiornati vengono copiati manualmente sulla sorgente del prossimo rilascio mentre si aggiornano manualmente i contenuti della traduzione) Il flusso dati non può essere invertito in questo strumento, e i cambiamenti nelle traduzioni vengono sovrascritti dal contenuto dei file PO. Difatti, questo strumento non può essere usato per convertire traduzioni esistenti al sistema di po4a. Per questo lavoro, fare riferimento a L<po4a-gettextize(1)>.
L'argomento (obbligatorio) è il percorso del file di configurazione da usarei. La sintassi è volutamente semplice e simile a quella dei file di configurazione usati da intl-tools.
Il carattere "#" inizia un commento, che si estende fino alla fine della riga. Una riga che termina con un carattere di escape continua su quella successiva. Ogni riga non vuota deve iniziare con un comando racchiuso tra "[]", seguito dai suoi argomenti. So che detto così sembra difficile, ma in realtà non lo è... o almeno spero ;)
Nota: si raccomanda l'uso di [po_directory] invece che [po4a_langs] e [po4a_paths]. Vedere sezione Autorilevamento dei percorsi e delle lingue più avanti.
Questo è un comando facoltativo che può semplificare l'intero file di configurazione e aumentarne la scalabilità. Occorre solo specificare un elenco delle lingue in cui tradurre i documenti, ad esempio:
[po4a_langs] fr it
Questo fa sì che, nel resto del file di configurazione, $lang verrà espanso per indicare tutte le lingue specificate.
Nota: si raccomanda l'uso di [po_directory] invece che [po4a_langs] e [po4a_paths]. Vedere sezione Autorilevamento dei percorsi e delle lingue più avanti.
Per prima cosa si deve specificare la posizione dei file usati dai traduttori durante il loro lavoro. È sufficiente scrivere una riga del genere:
[po4a_paths] doc/l10n/project.doc.pot \ fr:doc/l10n/fr.po it:doc/l10n/it.po
Il comando in questo caso è [po4a_paths]. Il primo argomento è il percorso del file POT, mentre tutti gli argomenti successivi sono in questa semplice forma:
<lingua>:<percorso del file PO per questa lingua>
Se è stato definito un elenco delle lingue, si può riscrivere il comando come:
[po4a_paths] doc/l10n/project.doc.pot $lang:doc/l10n/$lang.po
È possibile anche usare $master per fare riferimento al nomefile del documento. In questo caso, po4a userà una modalità divisa: verranno creati un POT e un PO (per ogni lingua) per ogni documento specificato nel file di configurazione di po4a. Consultare la sezione Modalità split.
[po4a_paths] doc/$master/$master.pot $lang:doc/$master/$lang.po
Un altro comando può essere usato per specificare il nome di una cartella dove sono posizionati i file PO e POT. Se usato, po4a rileverà il file POT come unico file *.pot dalla cartella specificata. po4a userà anche l'elenco di file *.po per definire l'elenco delle lingue (togliendo le estensioni). Queste lingue verranno usate per la sostituzione della variabile $lang nel resto del file di configurazione.
Questo comando non dovrebbe essere usato assieme ai comandi [po4a_langs] o [po4a_paths].
Quando si usa questo comando, bisogna creare un file POT vuoto alla prima esecuzione di po4a per fornirgli il nome del file POT.
[cartella_po] po4a/po/
Ora si devono soltanto indicare i documenti che vanno tradotti, il loro formato e il percorso delle traduzioni. Il tutto può essere specificato in questo modo:
[type: sgml] doc/my_stuff.sgml it:doc/it/mia_roba.sgml \ de:doc/de/mein_kram.sgml [type: pod] script it:doc/it/script.1 de:doc/de/script.1 \ add_it:doc/l10n/script.it.add [type: docbook] doc/script.xml it:doc/it/script.xml \ de:doc/de/script.xml \ pot_in:doc/script.filtered.xml
L'esempio dovrebbe aver chiarito ogni dubbio. Si noti che, nel secondo caso, il file doc/l10n/script.it.add è un addendum da apporre alla versione italiana del documento. Per maggiori informazioni riguardo agli addenda, fare riferimento a po4a(7).
In maniera più formale, il formato è:
[type: <formato>] <doc_master> (<ling>:<doc_localizzato>)* \ (pot_in:<doc_master_filtrato>)? \ (add_<ling>:<modificatore>*<percorso_addendum>)*
Se viene specificato pot_in, viene usato il doc_master_filtrato per creare il file POT invece di master_doc. Questa caratteristica permette all'utente di creare modi flessibili per evitare contenuti che non dovrebbero venire inclusi nei file PO. Strumenti quali preprocessori C (cpp) o utilità di trasformazione XSL (per es. xsltproc) possono venire usati per creare programmi filtro esterni da chiamare prima dell'esecuzione di po4a.
Se non c'è un modificatore, addendum_path è il percorso ad un addendum. I modificatori sono
Se è stato definito un elenco delle lingue, si può riscrivere il comando come:
[type: pod] script $lang:doc/$lang/script.1 \ add_it:doc/l10n/script.it.add
Se tutte le lingue usano degli addenda con nomi simili, si può scrivere invece:
[type: pod] script $lang:doc/$lang/script.1 \ add_$lang:doc/l10n/script.$lang.add
po4a accetta opzioni che verranno passate al modulo. Queste opzioni sono specifiche del modulo e vengono specificate con l'opzione -o.
Se serve una opzione specifica per uno dei documenti che si desidera tradurre, si può anche specificarlo nel file di configurazione. Le opzioni vengono inserite dalla parola chiave opt. L'argomento della parola chiave opt deve essere virgolettato se contiene uno o più spazi (per es. se si specifica più opzioni, o un'opzione con un argomento). È anche possibile specificare opzioni che verranno applicate solo su una specifica lingua usando la parola chiave opt_lang.
Ecco un esempio:
[type:man] t-05-config/test02_man.1
$lang:tmp/test02_man.$lang.1 \
opt:"-k 75" opt_it:"-L UTF-8" opt_fr:-v
Gli argomenti possono contenere degli spazi se si usano gli apici
o le virgolette precedute dal carattere backslash:
[po4a_alias:man] man opt:"-o \"mdoc=NAME,SEE ALSO\" -k
20"
Se si vuole specificare le stesse opzioni per molti documenti, si può voler usare un alias (consultare la sezione Specificare alias sottostante).
È anche possibile impostare opzioni per tutti i documenti
specificati nel file di configurazione:
[opzioni] opt:"..." opt_fr:"..."
Se si deve specificare le stesse opzioni per più file, si potrebbe essere interessati a definire un alias di modulo. Questo può essere effettuato in questo modo:
[po4a_alias:test] man opt:"-k 21" opt_es:"-o debug=splitargs"
Questo definisce un alias di modulo di nome test, basato sul modulo man, con -k 21 applicata a tutte le lingue e con -o debug=splitargs applicata alla traduzione in spagnolo.
Questo alias di modulo può essere usato come un normale modulo:
[type:test] t-05-config/test02_man.1 $lang:tmp/test02_man.$lang.1 \ opt_it:"-L UTF-8" opt_fr:-v
Si noti che si possono specificare opzioni aggiuntive per ogni file.
La modalità split viene usata se $master viene usato nella riga [po4a_paths].
Quando la modalità split viene usata, vengono usati un grande file temporaneo POT e grandi file temporanei PO. Ciò permette di condividere le traduzioni tra tutti i PO.
Se due PO hanno traduzioni diverse per la stessa stringa, po4a marcherà questa stringa come fuzzy e inserirà entrambe le traduzioni in tutti i file PO contenenti questa stringa. Poi, quando un traduttore aggiornerà la traduzione e rimuoverà la marcatura fuzzy in un file PO, la traduzione di questa stringa verrà aggiornata in ogni file PO automaticamente.
Se ci sono conflitti di nomi a causa del fatto che i diversi file hanno lo stesso nomefile, il nome del file master può essere specificato aggiungendo l'opzione "master:file="nome:
[po4a_langs] de fr ja [po4a_paths] l10n/po/$master.pot $lang:l10n/po/$master.$lang.po [type: xml] foo/gui.xml $lang:foo/gui.$lang.xml master:file=foo-gui [type: xml] bar/gui.xml $lang:bar/gui.$lang.xml master:file=bar-gui
Il comportamento predefinito (quando non è specificato --force) è il seguente:
Inoltre, una traduzione viene rigenerata solo se il suo documento master, il file PO, uno dei suoi addendum o il file di configurazione sono più recenti. Per evitare di provare a rigenerare le traduzioni che non passano il test di soglia (vedere --keep), un file con estensione .po4a-stamp può venir creato (vedere --stamp).
Se un documento master include dei file, si dovrebbe usare la flag --force perché il tempo di modifica di questi file inclusi non sono tenuti in considerazione.
I file PO vengono sempre rigenerati in base al POT con msgmerge -U.
Nota: ciò attiva solo la creazione dei file .po4a-stamp. I file stamp vengono sempre usati se esistono, e vengono rimossi con l'uso di --rm-translations o quando il file viene infine tradotto.
ATTENZIONE: questo flag cambia il comportamento di po4a in modo piuttosto radicale: i file tradotti non verranno aggiornati per nulla fino a quando la traduzione non migliorerà. Usare questo flag se si preferisce inviare una documentazione tradotta non aggiornata piuttosto che spedire solo una documentazione accurata non tradotta.
L'argomento può essere seguito da una virgola e da una delle due parole chiave wrap o nowrap. I riferimenti, come impostazione predefinita, vengono scritti su una singola riga. L'opzione wrap manda a capo i riferimento su più righe, per emulare il comportamento degli strumenti di gettext (xgettext e msgmerge). Questa opzione diventerà predefinita in una versione futura, perchè è il comportamento più logico. L'opzione nowrap è disponibile per permettere agli utenti che lo desiderassero, di mantenere il vecchio comportamento.
Nota: $lang verrà estesa alla lingua corrente.
Poniamo di essere il responsabile di un programma di nome foo il quale è dotato di una pagina man man/foo.1 che naturalmente viene mantenuta solo in inglese. Ora si vorrebbe creare e mantenere anche le traduzioni. Per prima cosa è necessario creare il file POT da inviare necessariamente ai traduttori, usando po4a-gettextize(1).
Perciò nel nostro caso eseguiremmo
cd man && po4a-gettextize -f man -m foo.1 -p foo.pot
Poi invieremmo questo file alle mailing list dei gruppi linguistici appropriati o lo renderemmo disponibile per scaricamento da qualche parte sul sito web del progetto.
Poniamo ora di aver ricevuto tre traduzioni prima del rilascio della prossima versione: de.po (incluso un file addendum de.add), sv.po e pt.po. Dato che non si vuole cambiare i propri Makefile ogni qualvolta arrivi una nuova traduzione si può usare po4a con un file di configurazione appropriato nel proprio Makefile. Chiamiamolo po4a.cfg. Nel nostro esempio questo somiglierebbe al seguente:
[cartella_po] man/po4a/po/ [type: man] man/foo.1 $lang:man/translated/$lang/foo.1 \ add_$lang:?man/po4a/add_$lang/$lang.add opt:"-k 80"
In questo esempio si presume che le pagine man generate (e tutti il file po e addendum) siano stati posti in man/translated/$lang/ (rispettivamente in man/po4a/po/ e man/po4a/add_$lang/) sotto la cartella corrente. Nel nostro esempio la cartella man/po4a/po/ includerà de.po, pt.po e sv.po, e la cartella man/po4a/add_de/ includerà de.add.
Si noti l'utilizzo del modificatore ? in quanto solo la traduzione tedesca (de.po) è accompagnata da un addendum.
Per creare realmente le pagine man tradotte aggiungere (una sola volta!) la seguente riga nel target build del Makefile appropriato:
po4a po4a.cfg
Una volta impostato tutto questo non è necessario toccare il Makefile quando arriva una nuova traduzione, cioè se la squadra francese vi spedisce fr.po e fr.add basta semplicemente metterli rispettivamente in man/po4a/po/ e man/po4a/add_fr/ e la prossima volta che il programma verrà compilato la traduzione francese verrà automaticamente aggiornata in man/translated/fr/.
Si noti che è necessario un obiettivo appropriato per installare le pagine man localizzate con quelle inglesi.
Infine, se non si memorizza i file generati nel proprio sistema di
versionamento, sarà necessaria anche una riga nell'obiettivo
clean:
-rm -rf man/translated
Ogni patch è bene accetta ;)
po4a-gettextize(1), po4a-normalize(1), po4a-translate(1), po4a-updatepo(1), po4a(7)
Denis Barbier <barbier@linuxfr.org> Nicolas François <nicolas.francois@centraliens.net> Martin Quinson (mquinson#debian.org)
Danilo Piazzalunga <danilopiazza@libero.it> Marco Ciampa <ciampix@libero.it>
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2018-12-09 | Strumenti Po4a |