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ADJTIMEX(2) Manuale del programmatore di Linux ADJTIMEX(2)

adjtimex, clock_adjtime, ntp_adjtime - regola l'orologio del kernel

#include <sys/timex.h>
int adjtimex(struct timex *buf);
int clock_adjtime(clockid_t clk_id, struct timex *buf);
int ntp_adjtime(struct timex *buf);

Linux usa l'algoritmo di correzione dell'ora di David L. Mill (vedere RFC 5905). La chiamata di sistema adjtimex() legge e può all'occorrenza modificare i parametri di correzione per questo algoritmo. Richiede un puntatore a una struttura timex, aggiorna i parametri del kernel in base ai valori dei campi (selezionati) e restituisce la medesima struttura aggiornata con i valori correnti del kernel. La struttura è dichiarata nel seguento modo:


struct timex {

int modes; /* Selettore modalità */
long offset; /* Scostamento orario; nanosecondi, se è impostato il
flag STA_NANO, altrimenti
microsecondi */
long freq; /* Scostamento frequenza; per le unità vedi NOTE) */
long maxerror; /* Errore massimo (microsecondi) */
long esterror; /* Errore stimato (microsecondi) */
int status; /* Comando/stato orologio */
long constant; /* Costante di tempo PLL (anello ad aggancio di fase
[Phase-Locked Loop])*/
long precision; /* Precisione orologio
(microsecondi, sola lettura) */
long tolerance; /* Tolleranza frequenza orologio (sola lettura);
vedi NOTE per le unità */
struct timeval time;
/* Ora attuale (sola lettura, eccetto che per
ADJ_SETOFFSET); a chiamata eseguita, time.tv_usec
ccontiene nanosecondi, se il flag di stato STA_NANO
è impostato, altrimenti microsecondi) */
long tick; /* Microsecondi tra i battiti dell'orologio */
long ppsfreq; /* Frequenza PPS (impulsi al secondo)
(sola lettura); vedi NOTE per le unità */
long jitter; /* Variazione PPS (sola lettura); nanosecondi, se il
flag di stato STA_NANO è impostato, altrimenti
microsecondi */
int shift; /* Durata dell'intervallo PPS
(secondsi, sola lettura) */
long stabil; /* Stabilità PPS (sola lettura);
vedi NOTE per le unità */
long jitcnt; /* Conteggio degli eventi di limite variazione PPS
superato (sola lettura) */
long calcnt; /* Conteggio degli intervalli di calibrazione PPS
(sola lettura) */
long errcnt; /* Conteggio degli errori di calibrazione PPS
(sola lettura) */
long stbcnt; /* Conteggio degli eventi di limite di stabilità PPS
superato (sola lettura) */
int tai; /* Scostamento TAI, come impostato dall'ultima
operazione ADJ_TAI (secondi, sola lettura,
a partire da Linux 2.6.26) */
/* Ulteriori byte disponibili in previsione di future espansioni */ };

Il campo modes determina quali eventuali parametri impostare. (Come descritto più avanti in questa pagina, le costanti usate per ntp_adjtime() sono equivalenti ma denominate in modo diverso.) Consiste in una maschera bit a bit di tipo OR che imposta zero o più dei seguenti bit:

Imposta lo scostamento dell'orario da buf.offset.A partire da Linux 2.6.26, il valore fornito è fissato all'intervallo (-0.5s, +0.5s). Nei kernel più vecchi, si ha un errore EINVAL se il valore fornito è fuori intervallo.
Imposta lo scostamento della frequenza da buf.freq. A partire da Linux 2.6.26, il valore fornito è fissato all'intervallo (-32768000, +32768000). Nei kernel più vecchi, si ha un errore EINVAL se il valore fornito è fuori intervallo.
Imposta l'errore massimmo di tempo da buf.maxerror.
Imposta l'errore stimato di tempo da buf.esterror.
Imposta i bit di stato dell'orologio da buf.status. Una descrizione di questi bit viene fatta più avanti.
Imposta la costante di tempo PLL da buf.constant. Se il flag di stato STA_NANO (vedi oltre) è a zero, il kernel aggiunge 4 a questo valore.
Aggiunge buf.time al tempo corrente. Se buf.status include il flag ADJ_NANO, buf.time.tv_usec è interpretato come un valore in nanosecondi; altrimenti è considerato espresso in microsecondi.
Il valore di buf.time è la somma dei suoi due campi, ma il campo buf.time.tv_usec dev'essere sempre non negativo. L'esempio seguente mostra come normalzzare un timeval con una risoluzione di nanosecondi.

while (buf.time.tv_usec < 0) {

buf.time.tv_sec -= 1;
buf.time.tv_usec += 1000000000; }

Seleziona la risoluzione in microsecondi.
Seleziona la risoluzione in nanosecondi. Dei due flag, ADJ_MICRO e ADJ_NANO, solo uno dovrebbe essere specificato.
Imposta lo scostamento dal TAI (Tempo Atomico Internazionale) di buf.constant.
ADJ_TAI non si dovrebbe usare insieme a ADJ_TIMECONST, poiché anche quest'ultimo impiega il campo buf.constant.
Per una spiegazione completa del TAI e della differenza tra TAI e UTC, vedere BIPM
Imposta il valore del battito da buf.tick.

In alternativa, modes può essere specificato come uno dei seguenti valori (maschera multibit), nel qual caso non si dovrebbero utilizzare altri bit in modes:

Il vecchio adjtime(3): (gradualmente) aggiusta il tempo secondo il valore contenuto in buf.offset, che specifica una regolazione in microsecondi.
Restituisce (in buf.offset) la quantità di tempo ancora da regolare dopo una precedente operazione ADJ_OFFSET_SINGLESHOT. Questa funzionalità è stata aggiunta in Linux 2.6.24, ma non ha funzionato correttamenteprima di Linux 2.6.28.

Gli utenti ordinari sono limitati al valore 0 o ADJ_OFFSET_SS_READ per modes. Solo il superutente può impostare qualsiasi parametro.

Il campo buf.status è una maschera di bit usata per impostare e/o leggere bit di stato associati con l'implementazione NTP. Alcuni bit nella maschera possono essere usati sia per leggere che per impostare, mentre altri sono in sola lettura.

Abilita gli aggiornamenti dell'anello ad aggancio di fase (PLL - phase-locked loop) via ADJ_OFFSET.
Abilita la disciplina di frequenza PPS (impulsi al secondo.
Abilita la disciplina di tempo PPS.
Seleziona la modalità di anello ad aggancio di frequenza (FLL - frequency-locked loop).
Inserisce un secondo intercalare dopo l'ultimo secondo del giorno UTC, estendendo così di un secondo l'ultimo minuto del giorno. L'inserimento del secondo intercalare avverrà ogni giorno, purché questo flag rimanga impostato.
Toglie un secondo intercalare all'ultimo secondo del giorno UTC. L'eliminazione del secondo intercalare avverrà ogni giorno, purché questo flag rimanga impostato.
Orologio non sincronizzato.
Mantiene la frequenza. Normalmente gli aggiustamenti fatti tramite ADJ_OFFSET implicano anche aggiustamenti minori della frequenza. Così una chiamata singola corregge lo scostamento orario corrente, ma applicando tali scostamenti ripetutamente nella stessa direzione, i piccoli aggiustamenti della frequenza si accumuleranno per correggere la distorsione.
Questo flag evita che venga fatto il piccolo aggiustamente della frequenza quando si effettua una correzione usando il valore ADJ_OFFSET.
Un segnale PPS (impulsi al secondo) è presente.
Eccessiva variazione segnale PPS.
Eccessiva dispersione segnale PPS.
Errore di calibrazione segnale PPS.
Difetto hardware dell'orologio.
Risoluzione (0 = microsecondi, 1 = nanosecondi). Impostata con ADJ_NANO, annullata con ADJ_MICRO.
Modalità (0 = Anello ad aggancio di fase , 1 = Anello ad aggancio di frequenza; sola lettura).
Sorgente dell'orologio (0 = A, 1 = B;; attualmente non usata).

I tentativi di modificare i bit di stato in sola lettura sono ignorati senza emettere messaggi.


La chiamata di sistema clock_adjtime() (aggiunta in in Linux 2.6.39) si comporta come adjtimex() ma ha un uteriore argomento clk_id per indicare lo specifico orologio sul quale agisce.

La funzione di libreria ntp_adjtime() (descritta in NTP "Kernel Application Program API", KAPI) è un'interfaccia più portabile per eseguire lo stesso compito di adjtimex(). A parte i punti seguenti, è identica a adjtimex():

  • Le costanti usate in modes hanno il prefisso "MOD_" al posto di "ADJ_", e hanno gli stessi suffissi (quindi, MOD_OFFSET, MOD_FREQUENCY, e così via), oltre alle eccezioni di cui ai seguenti punti.
  • MOD_CLKA è il sinonimo di ADJ_OFFSET_SINGLESHOT.
  • MOD_CLKB è il sinonimo di ADJ_TICK.
  • Non ci sono sinonimi per ADJ_OFFSET_SS_READ, che non è descritto nel KAPI.

In caso di successo, adjtimex() e ntp_adjtime() restituiscono lo stato dell'orologio; cioè, uno dei seguenti valori:

Orologio sincronizzato, nessun aggiustamento in sospeso per il secondo intercalare.
Indica che verrà aggiunto un secondo intercalare alla fine del giorno UTC.
Indica che verrà tolto un secondo intercalare alla fine del giorno UTC.
Aggiunta di un secondo intercalare in corso.
L'aggiunta o la cancellazione di un secondo intercalare è stata completata. Questo valore sarà restituito prima che la successiva operazione ADJ_STATUS annulli i flag STA_INS e STA_DEL.
L'orologio di sistema non è sincronizzato con un server affidabile. Questo valore viene restituito quando uno dei seguenti è vero:
  • STA_UNSYNC o STA_CLOCKERR è impostato.
  • STA_PPSSIGNAL è a zero e o STA_PPSFREQ o STA_PPSTIME è impostato.
  • STA_PPSTIME e STA_PPSJITTER sono entrambi impostati.
  • STA_PPSFREQ è impostato e o STA_PPSWANDER o STA_PPSJITTER è impostato.
Il nome simbolico TIME_BAD è un sinonimo di TIME_ERROR, fornito per retrocompatibilità.

Si noti che a partire da Linux 3.4, la chiamata opera in modo asincrono e il valore restituito usualmente non non riflette un cambiamento di stato causato dalla chiamata stessa.

Se falliscono, queste chiamate restituiscono -1 e impostano errno.

buf non punta a una zona di memoria scrivibile.
É stato fatto un tentativo per impostare buf.freq a un valore al di fuori dell'intervallo (-33554432, +33554432).
É stato fatto un tentativo per impostare buf.offset a un valore al di fuori dell'intervallo consentito. Nei kernel precedenti a Linux 2.0 gli intervalli consentiti erano (-131072, +131072). Da Linux 2.0 in poi, gli intervalli consentiti erano (-512000, +512000).
É stato fatto un tentativo per impostare buf.status a un valore diverso da quelli elencati in precedenza.
L'argomento clk_id dato a clock_adjtime() non è valido per una o due ragioni. Il valore di clock ID positivo in stile System-V prefissato è fuori intervallo, o il clk_id dinamico non fa riferimento a un'istanza valida di un oggetto orologio (clock object). Si veda clock_gettime(2) per una spiegazione degli orologi dinamici.
É stato fatto un tentativo per impostare buf.tick a un valore esterno all'intervallo da 900000/HZ a 1100000/ HZ, dove HZ è la frequenza dell'interruzione del timer di sistema.
Il dispositivo collegabile "al volo" (come per esempio USB) rapresentato da un clk_id dinamico è scomparso dopo che il suo dispositivo a caratteri è stato aperto. Si veda clock_gettime(2) per una spiegazione degli orologi dinamici.
Il clk_id dato non supporta regolazioni.
buf.modes non è né a zero né a ADJ_OFFSET_SS_READ, e il chiamante non ha privilegi sufficienti. In Linux è richiesta l'abilitazione a CAP_SYS_TIME.

Per la spiegazione dei termini usati in questa sezione, vedere attributes(7).

Interfaccia Attributo Valore
ntp_adjtime() Thread safety MT-Safe

Nessuna di queste interfacce è descritta in POSIX.1

adjtimex() e clock_adjtime() sono specifici di Linux e non dovrebbe essere usato in programmi pensati per la portabilità.

L'API da preferire per il demone NTP è ntp_adjtime(3).

In struct timex, freq, ppsfreq e stabil sono espressi in ppm (parti per milione) con una parte frazionale di 16-bit, il che significa che il valore 1 in uno di quei campi sta a indicare un valore di 2^-16 ppm, mentre 2^16=65536 significa 1 ppm. Questo vale sia per i valori in input (nel caso di freq) sia per quelli di output.

L'elaborazione del secondo intercalare innescato da STA_INS e STA_DEL è fatto dal kernel nell'ambito del timer. Quindi, è allo scoccare esatto di un secondo che il secondo intercalare sarà aggiunto o tolto.

clock_gettime(2), clock_settime(2), settimeofday(2), adjtime(3), ntp_gettime(3), capabilities(7), time(7), adjtimex(8), hwclock(8)

NTP "Kernel Application Program Interface"

Questa pagina fa parte del rilascio 5.10 del progetto Linux man-pages. Una descrizione del progetto, le istruzioni per la segnalazione degli errori, e l'ultima versione di questa pagina si trovano su https://www.kernel.org/doc/man-pages/.

La traduzione italiana di questa pagina di manuale è stata creata da Davide Cendron <davcen@interfree.it>, Antonio Giovanni Colombo <azc100@gmail.com> e Marco Curreli <marcocurreli@tiscali.it>

Questa traduzione è documentazione libera; leggere la GNU General Public License Versione 3 o successiva per le condizioni di copyright. Non ci assumiamo alcuna responsabilità.

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9 giugno 2020 Linux